Descrizione
Il Rosso Fiorentino, il cui vero nome era Giovan Battista di Jacopo, è stato uno dei principali artisti del Manierismo, anzi: insieme al Pontormo e a Domenico Beccafumi ne è stato l’iniziatore, e solo questo dettaglio basterebbe a includerlo tra i grandissimi della storia dell’arte italiana. E dal momento che il Rosso Fiorentino fu una figura chiave, la sua lezione condizionò molti artisti della sua sua generazione e delle generazioni successive: si pensi a Giorgio Vasari, a Giulio Romano, al Cigoli, a Francesco Granacci, al Primaticcio.
Artista bizzarro, originale e fuori dagli schemi, propose una pittura popolata di figure grottesche, stranianti, bizzarre, spesso contraddistinte da sguardi smarriti o preoccupati. La sua è un’arte di rottura, che infrange l’equilibrio e l’armonia del Rinascimento: in un mondo sconvolto e colmo d’inquietudini com’era quello del primo Cinquecento, la pittura del Rosso Fiorentino non faceva altro che riflettere tutte le preoccupazioni dell’uomo del tempo, sapendo però essere, al contempo, anche decisamente raffinata.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.