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Video Corso Online
Dante nella storia dell’Arte
5 video lezioni

Il prezzo originale era: 45,00€.Il prezzo attuale è: 36,00€.

  • Dante secondo gli artisti del Rinascimento
  • Dante nell’arte tra Cinque e Seicento
  • Dante oggi: immagini dantesche nell’arte contemporanea
  • Virgilio nella storia dell’arte
  • Le arti al tempo di Dante

Finestre sull’Arte presenta cinque video lezioni online su Dante Alighieri nell’arte, dal Medioevo a oggi: come gli artisti hanno guardato al visionario mondo della Divina Commedia nel corso dei secoli, le arti al tempo di Dante, quanto è ancora attuale nell’arte contemporanea la poesia di Dante, il ruolo di Virgilio lungo la storia dell’arte.

Cinque sessioni da circa un’ora ciascuna, tenute da storici dell’arte e curatori professionisti, da guardare direttamente online all’interno della propria area utente di questo sito.

SPECIFICHE TECNICHE

  • DURATA: più di 5 ore (un’ora circa a lezione)
  • FORMATO: screencast full HD (video lezioni online con slide a tutto schermo e riquadro con docente in alto a destra – vedi Trailer sottostante)
  • DOWNLOAD: NON disponibile (i video sono fruibili esclusivamente online dopo aver effettuato l’accesso ad area riservata)

TRAILER


DETTAGLI DELLE VIDEO LEZIONI

Video lezione 1 – La pittura dantesca nel Rinascimento: da Botticelli al Ponente Ligure

Qual è il rapporto tra Dante e le arti figurative? L’intervento è costruito in un percorso che vuole analizzare le relazioni tra il poeta e la pittura nel periodo rinascimentale. In primis si condurrà una breve analisi delle fonti figurative che probabilmente ispirarono la stesura della Divina Commedia, dal Battistero di San Giovanni a Firenze ai mosaici di Ravenna. Ci concentreremo poi su come la Commedia abbia influenzato la visione artistica dell’aldilà tra i secoli XV e XVI attraverso vari esempi: le prime versioni miniate del testo, i celebri disegni di Botticelli, le incisioni degli artisti fiorentini, l’affresco di Domenico da Michelino per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Dopodiché sarà dedicato un breve approfondimento all’uomo Dante, al suo aspetto fisico e all’importanza simbolica della sua figura che viene ben dimostrata dai celebri ritratti di Botticelli, Signorelli, Raffaello e Bronzino. Nell’ultima parte dell’intervento andremo infine a svolgere un focus specifico su un territorio regionale, la Liguria, che apparentemente non si relaziona con precisione alla figura di Dante, ma che in realtà è caratterizzato da forti legami con i suoi testi, come dimostra il caso delle iconografie infernali negli affreschi del Ponente ligure.


Video lezione 2 – Rappresentare Dante e la Commedia in Età Moderna: da Federico Zuccari allo Sturm und Drang

In Età Moderna, dal primo Cinquecento a tutto il Settecento, la Divina Commedia e il suo autore sono stati oggetto di molteplici tipologie di rappresentazione, da illustrazioni del poema ad opere dal carattere più propriamente celebrativo; l’intervento analizzerà la loro diffusione lungo questi tre secoli. Per il Cinquecento ci si concentrerà soprattutto sul Dante Historiato di Federico Zuccari (1586-88), analizzandone i rapporti col contemporaneo contesto storico artistico, soprattutto in confronto alle coeve illustrazioni della Commedia realizzate dal pittore fiammingo attivo a Firenze Jan Van der Straet, detto Giovanni Stradano (1587-88). Seguiranno gli esempi legati al Seicento e alla rappresentazione di Dante e della sua opera in età Barocca con, tra gli altri, i casi di Giovanni da San Giovanni e Livio Mehus, per terminare con le visioni Settecentesche, dal Neoclassicimo dei disegni di Flaxman alla poetica dello Sturm und Drang di Füssli e Blake.


Video lezione 3 – Dante e la Commedia. Dalle arti figurative all’arte concettuale

Dante non ha bisogno di presentazioni, la sua opera è conosciuta in tutto il mondo così come il suo celebre profilo. La Commedia è stata fonte di ispirazione per molti artisti e ha stimolato, tra l’Ottocento e il Novecento, una grande produzione che ancora oggi influenza l’arte contemporanea. Tra devozione e ironia tanti sono gli artisti che subiscono il fascino dell’iconico Dante e i temi danteschi, pur risalenti a secoli fa, sono quanto mai attuali nel nostro quotidiano, reinterpretati attraverso l’arte contemporanea. Così in un racconto figurativo, da Dorè, Blake, Phillips a Isgrò, Ontani, Ai Weiwei e fino all’arte concettuale, celebriamo i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta.


Video lezione 4 – Fra Ecologhe e Cantiche: immagini di Virgilio attraverso i secoli

Composta in tessere musive, coniata nel metallo, scolpita nel marmo, miniata su manoscritti e stampata sulle pagine di incunaboli e cinquecentine, l’immagine di Virgilio ha attraversato i secoli, declinandosi in diverse tradizioni iconografiche che hanno portato la figura del poeta a incarnarsi in diversi modi. Se da una parte, infatti, l’effige di Virgilio ha conosciuto un percorso evolutivo che, soprattutto in epoca rinascimentale, ha cercato di avvicinarla il più possibile all’immagine del poeta classico, dall’altra parte la figura del Virgilio letterario (vale a dire il personaggio creato da Dante nella Divina Commedia) ha seguito un percorso differente, fossilizzandosi per almeno due secoli in un canone figurativo completamente diverso. Soltanto il dibattito accademico settecentesco dedicato alla ricerca del vero volto di Virgilio, comporterà infine una convergenza delle due tradizioni iconografiche, che per secoli avevano seguito percorsi diversi.


Video lezione 5 – Ora ha Giotto il grido”. Sguardi sulla cultura artistica nell’età di Dante

Nel canto XI del Purgatorio, tramite le parole affidate al miniatore Oderisi da Gubbio, Dante riporta un riferimento esplicito a quanto sta contemporaneamente succedendo nel mondo dell’arte figurativa: l’affermazione di Giotto come nuovo punto di riferimento nel panorama della cultura artistica italiana. È il riconoscimento letterario di un profondo rinnovamento che, a partire dalla metà del Duecento, coinvolge l’arte italiana. Tramite un rinnovato interesse per l’antico e i nuovi modelli provenienti d’Oltralpe, l’arte italiana, dapprima con la scultura e in seguito con la pittura, sarà in grado di donare nuove forme alle figure, coglierne le reazioni emotive e farle interagire nello spazio in questa nuova rappresentazione della realtà.

 

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Descrizione

GLI AUTORI

Pietro Toso

Nato a Genova il 4 giugno 1996, dopo gli studi classici e la laurea triennale in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Genova, si è concentrato sulla storia dell’arte e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Per questo si è laureato a luglio 2020 nella magistrale di Economia e Gestione dei Beni Culturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi dal titolo “Ipotesi per la valorizzazione di beni artistici dei secc. XIV – XVI nelle chiese del Ponente ligure”, e dal dicembre dello stesso anno frequenta la Scuola di Specializzazione in Beni Storico e Artistici presso l’Università degli Studi di Macerata. Dal 2019 è divulgatore scientifico per le manifestazioni di promozione del patrimonio UNESCO della città di Genova e collabora attivamente all’organizzazione dei principali eventi culturali cittadini nelle fasi di ideazione scientifica e gestione

Vincenzo Stanziola

Originario di Marina di Camerota (SA), si forma a Roma prima presso l’Accademia di Belle Arti (2011), poi all’Università Sapienza dove consegue la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte (2014) e il Diploma di Specializzazione in Beni Storico Artistici (2018). Nell’anno accademico 2017-18 è stato borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze. I suoi ambiti di ricerca riguardano la pittura e il disegno a Roma tra Seicento e Settecento e la storia del restauro. Attualmente è dottorando in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Roma Tor Vergata con una tesi sul pittore Pietro Bianchi detto il Creatura (Roma, 1694-1740); dal 2019 è docente di ruolo di Storia dell’Arte nella Scuola Media Secondaria Superiore

Giorgia Salerno

Storica dell’arte e curatrice. Attualmente è coordinatrice culturale e conservatrice del MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna. Formatasi tra Palermo e Roma, ha lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre e come registrar per la Galleria Lorcan O’Neill. Ha svolto il ruolo di direttrice di filiale a Roma di una società specializzata nei trasporti di opere d’arte e ha collaborato come curatrice per la Fondazione Orestiadi di Gibellina, con il Ministero della Cultura, con il Polo Museale Romano, con gallerie d’arte contemporanea e fondazioni..

Lorenzo Bonoldi

Lorenzo Bonoldi si è laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia con la tesi “Equalmente et in ogni parte bella”. Isabella d’Este: ritratti e immagini. È tra i fondatori de La Rivista di Engramma. È stato curatore scientifico della mostra Classico Manifesto dedicata alle relazioni tra arte, tradizione classica e pubblicità (Milano, Triennale 2008). Storico dell’arte, è impegnato da anni nello studio delle fonti sulla biografia di Isabella d’Este e del contesto artistico e culturale che ha al centro la ‘Signora del Rinascimento’. Sul tema ha pubblicato diversi saggi in riviste e volumi, tra cui: I dipinti dello Studiolo di Isabella d’Este, in L’originale assente, Milano 2005; Giulio Romano, Milano 2009; Isabella d’Este, la Signora del Rinascimento, Rimini 2015.

Fra il 2010 e il 2014 si è occupato della schedatura e della catalogazione degli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te e della collezione di statuaria greco-romana conservata nel Palazzo Ducale di Mantova.

Francesca Interguglielmi

Storica dell’arte, ha svolto gli studi presso l’Università degli Studi di Siena laureandosi in Arte Medievale. Ha partecipato al gruppo di ricerca su Ambrogio Lorenzetti, che ha lavorato sui contenuti del catalogo edito in occasione della mostra monografica dedicata al pittore senese inaugurata a Siena nel 2017. Ha recentemente conseguito un master in Didattica museale presso l’Università degli Studi Roma Tre.

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